Ma quanto è difficile studiare?

Lo studio occupa una buona parte della vita di bambini e ragazzi, ed è un’attività che diventa sempre più preponderante con l’avanzare del grado scolastico. 

Sebbene molti studenti riescano a concludere il percorso di studi con facilità, per molti altri l’esperienza scolastica può rivelarsi assai faticosa. Spesso alla base di queste difficoltà vi è la mancanza di un adeguato metodo di studio.

Un metodo di studio efficace per tutti 

“Un metodo di studio è un processo attraverso il quale lo studente opera sulle informazioni a sua disposizione in modo da comprenderle, rielaborarle e farle proprie” Sabrina Verzeletti. 

Non esiste una formula universale che definisca un metodo di studio efficace.

Il processo, attraverso il quale ciascuno può studiare in modo ottimale, è il risultato di buone prassi adattate alle peculiarità di ciascuno studente.

Un metodo di studio efficace è un metodo costruito su misura 

Perché un metodo di studio sia efficace per una persona è necessario che questo sia costruito e basato sulle specifiche caratteristiche di quella persona.

Ogni individuo è caratterizzato da un proprio funzionamento e una propria storia personale, i cui effetti si riflettono nel modo di gestire e far fronte ai diversi compiti della vita quotidiana. 

Nei bambini e nei ragazzi lo studio rappresenta un’attività in cui emergono in modo importante le proprie caratteristiche psicologiche, sia di tipo cognitivo che emotivo e motivazionale. È quindi necessario conoscere il proprio funzionamento, le proprie aree di fragilità e, soprattutto, i propri punti di forza, poiché è a partire da questi aspetti che si può costruire un metodo efficace per la propria persona. 

Aspetti coinvolti nella costruzione di un metodo di studio efficace 

Quando si considerano lo studio e l’ambiente scolastico non si può prescindere dalla complessità di lettura di una realtà che è multifattoriale. Vi sono diversi aspetti, aree e funzioni che devono essere considerati per poter sviluppare un buon approccio allo studio e un buon rapporto con l’ambiente scolastico. Tra i principali aspetti riguardanti il singolo studente, troviamo:  

  • Aspetti cognitivi

L’apprendimento e l’efficacia nelle prestazioni scolastiche sono supportati fin dai primi anni di scolarizzazione da specifiche funzioni cognitive. Tra le principali, si trovano in primo luogo le Funzione Esecutive che permettono di pianificare, focalizzare l’attenzione, controllare e regolare il comportamento; esse sono strettamente legate all’apprendimento tanto che costituiscono dei precursori prescolari dei successivi risultati nell’apprendimento della matematica e nell’alfabetizzazione. Altri aspetti cognitivi legati allo studio sono le capacità mnestiche e attentive che fungono da supporto e da facilitatore per l’apprendimento durante tutti i cicli scolastici. Sono poi da considerare gli stili cognitivi, i quali sono più strettamente legati alla modalità di percezione ed elaborazione delle informazioni; è importante che vengano conosciuti e valorizzati per poter potenziare lo studio. 

  • Aspetti emotivi e variabili psicologiche  

L’atteggiamento e i sentimenti verso la scuola e lo studio sono aspetti fondamentali che influiscono su una buona riuscita e su un vissuto sereno; tuttavia queste variabili sono influenzate da diversi fattori che contribuiscono in modo più o meno funzionale al loro sviluppo. 

In primo luogo, vi è un’influenza dovuta al tipo di teoria dell’intelligenza (Dweck, 2000) che ognuno sviluppa. Coloro che possiedono una teoria entitaria hanno un atteggiamento più passivo, poiché considerano le proprie capacità intellettive come qualcosa di immodificabile e determinato alla nascita; coloro che possiedono una teoria incrementale, al contrario, ritengono che la propria intelligenza possa migliorare con l’impegno e l’intelligenza. 

Vi è poi lo stile attributivo, che può essere definito come l’insieme delle cause a cui si attribuisce un successo o un insuccesso (Weiner, 1985). Le cause si differenziano in base a tre dimensioni psicologiche: la causa dipende dall’individuo o da qualcosa al suo esterno? É stabile o instabile? É controllabile o incontrollabile? Queste caratteristiche combinate tra loro danno vita a modalità di lettura della realtà più o meno favorevoli al contesto scolastico. 

Altri aspetti importanti sono il senso di autoefficacia, ovvero l’insieme dei giudizi formulati da un individuo rispetto alla propria riuscita, e il sè scolastico, una dimensione dell’autostima legata al mondo della scuola e alla propria immagine di studente. 

Un ulteriore fattore rilevante è la presenza di “impotenza appresa” o learned helplessness (Peterson, 1992), che consiste nella percezione delle situazioni come incontrollabili e immodificabili, contribuendo a sviluppare un atteggiamento passivo rispetto agli eventi.

Infine, è da considerare la dimensione dell’ansia, la quale condiziona in diversi modi sia il vissuto che le prestazioni scolastiche. Se da una parte comporta un’attivazione funzionale al raggiungimento di un obiettivo, spesso può assumere connotati psicopatologici impattando negativamente.

  • Strategie di apprendimento 

All’interno di quest’area rientrano tutti gli accorgimenti che possono essere appresi o potenziati per poter studiare in modo più efficace.

Innanzitutto vi è la capacità di organizzazione del lavoro personale, che si riflette sulla gestione delle diverse materie scolastiche (compiti, verifiche e interrogazioni), del materiale, dello spazio di studio e delle attività extrascolastiche. É fondamentale imparare a pianificare l’attività scolastica per distribuire al meglio il carico di lavoro; solo così si può sviluppare un sano equilibrio che favorisca il benessere psicologico dentro e fuori dalla  scuola.  

Conoscere e utilizzare strumenti tecnologici analogici costituisce un importante supporto allo studio. La tecnologia può essere utilizzata a servizio degli studenti grazie ad innumerevoli funzioni di cui le più utilizzate sono, per esempio, la sintesi e la dettatura vocale, i libri pdf, app di concentrazione e pianificazione, siti di grafica e creazione di mappe ecc; a livello analogico rimangono i dizionari, la calcolatrice, i formulari, gli schemi, le mappe, le domande guida e le immagini dei libri di testo, l’utilizzo di colori e post-it, e così via.

Infine risulta significativo sviluppare un apprendimento attivo, ovvero un approccio allo studio in cui lo studente partecipa attivamente alla costruzione delle proprie conoscenze, anche attraverso metodologie non tradizionali, per esempio la visione di film e altri contenuti multimediali, la visita a musei, lo svolgimento di attività manuali e la partecipazione ad opere teatrali ed eventi culturali di vario tipo. 

  • Aspetti metacognitivi

La metacognizione consiste nel conoscere i propri processi cognitivi ed il loro funzionamento. Questa può essere definita come la propensione generale del soggetto a riflettere sulla natura della propria attività cognitiva e a riconoscere la possibilità di utilizzarla ed estenderla (Cornoldi, 1995).

Diversi studi hanno dimostrato come questa abilità si rifletta positivamente sulle capacità di apprendimento e sul rendimento scolastico (Cornoldi, De Beni e Gruppo MT, 1993; Cornoldi e Caponi, 1991).

Un atteggiamento metacognitivo è trasversale a tutti gli aspetti considerati e risulta  fondamentale per una buona riuscita scolastica. Risulta infatti che vi sia una relazione causale e biunivoca tra metacognizione e prestazione, in quanto la prima influenza la seconda, ma a sua volta la prestazione e l’esperienza di apprendimento accrescono la capacità metacognitiva (BES a scuola, 2015).

Costruire il TUO metodo di studio 

È solo considerando l’unicità della persona che è possibile costruire una metodologia adatta e su misura. Abbiamo quindi definito dei percorsi di metodo di studio in cui bambini e ragazzi sono guidati nell’esplorazione e nella consapevolezza del proprio funzionamento nei diversi aspetti legati allo studio. Sulla base di questi presupposti si va insieme a costruire il metodo di studio su misura, efficace e adatto.

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