La popolazione mondiale sta invecchiando rapidamente, e con essa cresce l’interesse verso soluzioni innovative per mantenere e migliorare la salute mentale degli anziani.
In questo contesto, la realtà virtuale (RV) sta emergendo come una promettente tecnica di stimolazione cognitiva, che potrebbe giocare un ruolo cruciale nel rallentare il declino cognitivo negli over 65. In particolare, si sta esplorando il suo potenziale nel mantenimento della riserva cognitiva, un concetto fondamentale che implica la capacità del cervello di resistere ai danni legati all’età e alle malattie neurodegenerative.
Studi hanno dimostrato che persone con una maggiore riserva cognitiva, che si costruisce attraverso un’alta educazione, una vita socialmente attiva e l’apprendimento continuo, sono più resilienti ai danni cerebrali e mostrano segni di declino cognitivo più tardi rispetto a coloro che hanno una riserva più bassa. Pertanto, mantenere o aumentare questa riserva è una strategia fondamentale per prevenire o ritardare l’insorgenza di malattie neurodegenerative.

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La realtà virtuale, grazie alla sua capacità di immergere completamente l’utente in un ambiente tridimensionale interattivo, si sta rivelando un potente strumento di stimolazione cognitiva multidominio.
Ecco alcuni degli aspetti più significativi:
- Ambienti Controllati e Personalizzati: La realtà virtuale può creare ambienti che rispondono alle esigenze specifiche dell’individuo, adattandosi al suo livello di abilità cognitiva. Gli utenti possono essere immersi in scenari che vanno da semplici esercizi di memoria, come l’associazione di immagini, a compiti più complessi che richiedono l’orientamento spaziale o la risoluzione di enigmi.
- Stimolazione Multisensoriale: La RV stimola più sensi contemporaneamente (vista, udito e, in alcuni casi, tatto), il che può favorire una più ampia attivazione cerebrale e aiutare a rafforzare le connessioni neuronali.
- Adattamento alla Capacità Individuale: Uno degli aspetti più vantaggiosi della RV è la possibilità di adattare il livello di difficoltà delle attività. Ciò consente agli anziani di lavorare sulla loro cognizione senza sentirsi frustrati o sopraffatti. La gradualità dell’intensità permette un progresso continuo, che è fondamentale per mantenere alto l’interesse e la motivazione.
- Socializzazione Virtuale: Un altro aspetto cruciale della realtà virtuale è la possibilità di interagire in ambienti sociali, anche se virtuali. La socializzazione ha un impatto significativo sulla riserva cognitiva, poiché stimola il cervello a lavorare attraverso il linguaggio, la memoria sociale e la comunicazione.
Suggerimenti bibliografici
- Sharma, N., & Lacy, A. M. (2021). Virtual Reality for Cognitive Rehabilitation in Older Adults: A Review of Applications and Future Directions. Journal of Cognitive Enhancement, 5(1), 25-42. [DOI: 10.1007/s41465-021-00130-3]
- Joubert, S., & Tanguay, R. (2018). Cognitive and Physical Benefits of Virtual Reality for the Elderly: A Systematic Review. Journal of Aging and Health, 30(3), 521-537. [DOI: 10.1177/0898264318816899]
- Freitas, C., & Almeida, R. M. (2020). The Impact of Virtual Reality on Cognitive and Emotional Functioning in Older Adults: A Pilot Study. Gerontology & Geriatric Medicine, 6, 233372142094643. [DOI: 10.1177/2333721420946432]