Apprendimenti scolastici: si parte dalla Scuola dell’Infanzia con i prerequisiti

L’apprendimento scolastico si basa su quelle che sono definite abilità strumentali, ovvero le abilità di letturascrittura abilità matematiche, le quali costituiscono gli strumenti di base per l’acquisizione delle successive capacità e conoscenze insegnate a scuola.

Tali competenze non si avviano con l’ingresso alla scuola primaria, bensì il loro sviluppo avviene molto prima, in stretta continuità con lo sviluppo del linguaggio, della motricità, delle abilità visuo-percettive e del sistema attentivo-esecutivo.

Cosa sono i prerequisiti dell’apprendimento scolastico?  

I prerequisiti dell’apprendimento sono quell’insieme di specifiche abilità che costituiscono i precursori dello sviluppo delle abilità strumentali

Questi sono evidenti soprattutto negli ultimi due anni della scuola dell’infanzia e tendono a stabilizzarsi tra i 5 e i 7 anni

La loro presenza è necessaria per un corretto sviluppo della letto-scrittura e delle abilità matematiche.  

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Quali sono i prerequisiti dell’apprendimento scolastico?  

È possibile circoscrivere tre principali aree in cui si individuano specifici prerequisiti, tuttavia lo sviluppo di determinate abilità è funzionale in modo trasversale ai diversi apprendimenti.  

Prerequisiti di lettura e scrittura

  • Consapevolezza fonologica (o competenza metafonologica): consiste nella capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi e le sillabe che compongono le parole del linguaggio parlato, operando in modo adeguato delle trasformazioni con gli stessi (Bortolini, 1995).
  • Abilità fonetico-fonologiche: riguardano i suoni del linguaggio, ovvero la capacità di produrli correttamente nell’eloquio.
  • Abilità di accesso lessicale: questa può essere identificata con la capacità di denominare gli oggetti familiari in modo fluente e senza difficoltà, in particolare la capacità di denominare il più velocemente possibile stimoli familiari (RAN: denominazione rapida automatizzata) è fortemente implicata nella fluenza di lettura.
  • Abilità morfologiche: la morfologia riguarda tutte le flessioni delle parti del discorso (suffissi, prefissi, declinazioni di genere e numero, uso di articoli, pronomi ecc.), a 5 anni è importante che il bambino possieda una rappresentazione pressoché stabile  delle principali strutture grammaticali.
  • Abilità visuo-percettive: queste permettono di percepire e discriminare un singolo grafema rispetto agli altri e sono alla base dei processi di scansione visiva implicati nella letto-scrittura.

Prerequisiti del segno grafico

  • Abilità motorie: sono fondamentali per automatizzare il gesto grafico, si evidenziano nella prensione a tre dita, nell’uso di utensili e forbici, nella manipolazione di oggetti e nel disegno.
  • Abilità visuo-spaziali: riguardano l’orientamento degli stimoli nel foglio e la loro collocazione negli spazi a disposizione, oltre che la proporzione delle figure rappresentate nel foglio.

La coordinazione tra gli aspetti visuo-spaziali e il movimento fine della mano è fondamentale per lo sviluppo del tratto grafico.

Prerequisiti della abilità logico-matematiche

  • Processi di conteggio: riguardano la capacità di conta. 
  • Processi lessicali: riguardano le etichette verbali dei numeri, dunque acquisire le parole-numero e saper collegare il nome del numero al simbolo grafico. Sono capacità legate alle abilità linguistiche.
  • Processi semantici: riguardano la rappresentazione mentale della quantità e della numerosità.
  • Processi pre-sintattici: precedono l’acquisizione del valore posizionale delle cifre, possono essere per esempio la capacità di ordinare degli oggetti in base alla grandezza e di associare il numero alla quantità corrispondente.

Perché è utile lavorarci?  

Il riconoscimento della presenza di queste abilità e del loro corretto sviluppo durante la scuola dell’infanzia è fondamentale, in quanto permette di individuare i segnali di rischio di eventuali difficoltà di apprendimento che possono presentarsi nei successivi anni della scuola primaria. Laddove emergono aree di fragilità è importante avviare tempestivamente interventi di potenziamento mirati, tuttavia anche in assenza di abilità deficitarie è utile proporre attività ludiche piacevoli che vadano a sviluppare e consolidare i prerequisiti in un’ottica preventiva e di sviluppo ottimale.

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Bibliografia:

  • Stella G., Zoppello M. & Scorza M. (2019). DSA: Identificazione, valutazione e trattamento. Indicazioni per gli operatori. Milano: Franco Angeli.  

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