Funzioni Esecutive nel contesto scolastico

Cosa sono le Funzioni Esecutive?

“Le Funzioni Esecutive (FE) sono processi trasversali che influenzano diversi aspetti dello sviluppo psicologico, in particolare la capacità di adattamento della persona nel suo ambiente”

Da Marzocchi, “La valutazione e l’intervento per le Funzioni Esecutive in età evolutiva”

Le Funzioni Esecutive possono essere definite come un insieme di capacità cognitive che permettono di pianificare, focalizzare l’attenzione, controllare e regolare il comportamento. 

In  generale, costituiscono l’organizzazione delle informazioni e l’efficienza della nostra mente.

Esse sono coinvolte in primo luogo nello sviluppo di comportamenti complessi quali l’organizzazione del pensiero e del comportamento con crescente flessibilità, la diminuzione di risposte reattive a segnali contestuali e l’impegno in comportamenti autoregolati e governati da regole (Garon et al., 2008).  

Il modello di Diamond (2013), descrive come segue le diverse componenti che costituiscono le Funzioni Esecutive: 

  • Memoria di lavoro (working memory – WM): è la capacità di trattenere e manipolare le informazioni per periodi brevi di tempo, permette di mantenere nella mente le regole per lo svolgimento di un compito, di risolvere problemi e di pianificare azioni; viene definita come il cuore del comportamento intelligente (Necka, 1992).
  • Controllo inibitorio (response inhibition): è l’abilità di sopprimere alcune risposte elicitate da particolari stimoli definiti “distrattori”, ovvero, l’abilità che usiamo per controllare e filtrare i nostri pensieri e impulsi così da riuscire a resistere alle tentazioni e distrazioni; essa è strettamente legata all’attenzione selettiva e sostenuta.
  • Flessibilità cognitiva (shifting): consiste nella capacità di spostare l’attenzione tra una serie di compiti; essa permette di riprogrammare i comportamenti in base alle nuove informazioni consentendo di adattarsi alle richieste che si modificano nel tempo.

Questi costituiscono i pilastri portanti sui quali poi si basa lo sviluppo di azioni complesse quali: la pianificazione, il problem solving e il ragionamento.

Quando si sviluppano?

Le Funzioni Esecutive iniziano a svilupparsi dopo la nascita con una rapida crescita in età prescolare (3-6 anni), ma continuano anche durante l’adolescenza e la prima età adulta.

Le ricerche suggeriscono che il loro sviluppo non segue solo una traiettoria evolutiva legata all’età, ma sarebbe influenzato dalle caratteristiche individuali del bambino, da fattori ambientali e dall’esposizione a specifiche attività e programmi di stimolazione precoce. 

Funzioni Esecutive a scuola

Ciascuna delle principali componenti che costituiscono le Funzioni Esecutive comporta delle implicazioni in ambito didattico:

  • La memoria di lavoro ha un ruolo importante in tutti i processi di apprendimento: basti pensare alla lettura e alla scrittura, quando il bambino deve ricordare la sequenza di lettere e riprodurla in forma orale o scritta; nella matematica, quando il bambino deve mantenere in memoria due o più cifre per stabilire quale sia il numero più grande; nella comprensione del testo, quando il bambino deve ricordare porzioni di testo o parole per fare collegamenti tra ciò che sta leggendo e ciò che ha letto in precedenza. La memoria di lavoro è poi fondamentale nelle attività di doppio compito, ovvero ogni qualvolta venga richiesto lo svolgimento di più compiti contemporaneamente o in successione. Per esempio: nel dettato, in cui il bambino deve ascoltare e contemporaneamente scrivere; nella scrittura spontanea, in cui il bambino deve controllare contemporaneamente l’ortografia e l’esecuzione grafica; nella copiatura alla lavagna, in cui il bambino deve leggere e scrivere in successione; nel calcolo scritto e a mente.
  • L’inibizione interviene in primo luogo sull’aspetto comportamentale, permettendo al bambino, per esempio, di rimanere seduto al banco durante la lezione, di rispettare il proprio turno in una conversazione, di aspettare con la mano alzata prima di prendere la parola in classe. Inoltre, a livello di apprendimento, permette di mantenere la concentrazione su un compito inibendo stimoli interferenti, ed è quindi coinvolta nella letturascrittura comprensione del testo.
  • La flessibilità cognitiva permette di adattarsi durante la giornata scolastica alle diverse attività e compiti che vengono svolti,  per esempio durante la copiatura dalla lavagna, quando il bambino deve continuamente spostare il focus attentivo tra quaderno e lavagna, oppure quando suona la campanella ed è necessario cambiare materia, o ancora quando dalla scrittura su quaderno si passa all’ascolto di una spiegazione orale.

Le Funzioni Esecutive hanno un ruolo significativo nell’apprendimento, il quale è stato dimostrato sia nei processi di lettura e comprensione del testo, sia nella risoluzione di problemi matematici.  

Alcuni dati sulla popolazione italiana indicano come le Funzioni Esecutive misurate a 5 anni, siano predittive degli apprendimenti rilevati nei primi tre anni della scuola primaria (De Franchis et al., 2017).

Intervento precoce

Le Funzioni Esecutive hanno un ruolo importante durante la prima infanzia, poiché sono associate e predittive di importanti risultati cognitivi e scolastici. L’età prescolare rappresenta un periodo particolarmente critico per il loro sviluppo, poiché è in questa fascia di età che si osservano i principali cambiamenti a livello quantitativo e qualitativo. 

Un intervento precoce costituisce un fattore di protezione per uno sviluppo cognitivo ottimale.

Potenziare le Funzioni Esecutive in età prescolare permette di sostenere il loro sviluppo e quello di tutte le acquisizioni influenzate da esse, oltre che di ridurre il rischio di esiti negativi nel passaggio alla scuola primaria e nell’approccio ai primi apprendimenti (Traverso, Viterbori & Usai, 2010).

Inoltre, rappresenta un beneficio in termini preventivi per i bambini a rischio di disturbi specifici (in generale del neurosviluppo) e rispetto allo sviluppo delle abilità strumentali di base: lettura, scrittura e calcolo, le quali condizionano quasi tutti gli aspetti di apprendimento durante la carriera scolastica. 

Per questo motivo i nostri percorsi di potenziamento delle Funzioni Esecutive sono rivolti a bambini a partire dai 4 anni.

Bibliografia:

  • Marzocchi G. M., Bongarzone E., Conti S., Ferla L., Liconti E. & Tomasoni E. (2024). La valutazione e l’intervento per le Funzioni Esecutive in età evolutiva. Il programma FEREA (3-18 anni). Trento: Erickson.
  • Milano C., Sepe C., Marotta M. V. & Mastroprimiano E. (2022). Allenare le funzioni esecutive nella scuola dell’infanzia. Giochi e laboratori per il potenziamento di attenzione, memoria di lavoro, inibizione e flessibilità. Trento: Erickson.
  • Stella G., Zoppello M. & Scorza M. (2019). DSA: Identificazione, valutazione e trattamento. Indicazioni per gli operatori. Milano: Franco Angeli.  
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